TERAMO – Un concorso di idee per individuare il progetto di housing sociale che cambierà il volto di via Longo. Il bando è stato pubblicato ieri dal Fondo Hs Italia Centrale e servirà a raccogliere le migliori proposte progettuali per realizzare il complesso residenziale da 11mila metri quadrati (il complesso comprenderà servizi residenziali, commerciali e urbani) che andrà a sostituire le sei palazzine popolari, la cui demolizione è fissata per marzo dell’anno prossimo. Il concorso è aperto a ingegneri ed architetti che potranno partecipare in forma associata (liberi professionisti associati, società di professionisti o di ingegneria, raggruppamenti temporanei e consorzi stabili) prevedendo comunque la presenza di almeno un giovane professionista iscritto da meno di 5 anni all’Ordine professionale di riferimento della provincia di Teramo e di almeno 2 professionisti iscritti da più di 5 anni. La scadenza del bando (consultabile anche sul sito del Fondo) è il 20 luglio. Dopodiché, un’apposita commissione valuterà i curricula e, entro il 31 luglio, ne selezionerà un massimo di 15 per la seconda fase, quella cioè della preparazione della proposta progettuale sulla base delle informazioni indicate dal Fondo. La consegna dei progetti ci sarà il 31 ottobre, mentre il 30 novembre ci sarà la scelta del vincitore con il quale sarà sottoscritto l’incarico professionale per l’avvio delle attività tecniche. L’autorizzazione ad indire il concorso, si legge sullo steso sito del Fondo, è stata concessa dal Comune di Teramo “in attesa del perfezionamento dell’iter amministrativo di liberazione del complesso immobiliare” abitato da 96 famiglie (che saranno trasferite in appartamenti dell’Ater) e “fermo restando che l’affidamento dei servizi tecnici potrà avvenire solo dopo e solo nel caso in cui il Fondo sia divenuto proprietario” del complesso stesso.
LE CRITICHE DELL’ORDINE DEGLI INGEGNERI – E appena pubblicato il bando scatena già l’ira dell’Ordine degli ingegneri di Teramo che oggi ha inviato una lettera, a firma del presidente Alfonso Marcozzi, all’architetto Paolo Zappa di Investire Immobiliare, al sindaco Brucchi, al presidente della Fondazione Tercas, oltre che ai propri iscritti e all’Ordine nazionale. Cinque le richieste formulate, ad iniziare dagli “atti amministrativi da cui risultino come e quando il Comune avrebbe conferito la proprietà di via Longo al Fondo Hs Italia Centrale gestito dalla società Investire Immobiliare”. Altro punto la programmazione economica finanziaria dell’intervento, “per intenderci quanti alloggi previsti, canoni e tempi di affitto, prezzi di vendita degli stessi, spazi da destinare ad attività commerciali e altro. Il tutto a garanzia dei professionisti impegnati gratuitamente”. L’Ordine chiede poi notizie sui tempi dell’housing sociale, il perché “della fretta nel mettere in moto il bando” e le motivazioni e i criteri per la selezione dei professionisti: “il tutto a garanzia dell’imparzialità nell’assegnazione degli incarichi”. Ultimo rilievo, il “profilo di legittimità della procedura proposta dal momento che l’Ordine viene esposto pubblicamente ad avallarla”. Tutti motivi che spingono l’Ordine professionale a rigettare “le modalità seguite per la stesura del bando” e a riservarsi la facoltà di rivolgersi al ministero dell’Economia, alla Banca d’Italia, alla Consob e alla Corte dei Conti.